23 febbraio, 2006

Incontro Mondiale delle Famiglie-Valencia Spagna - Avvenimento che ogni tre anni convoca il Papa per celebrare il dono divino che è la famiglia.

Valencia/Valenzia Spagna dal 1 al 9 Luglio 2006
Il tema dell'incontro sarà
"LA TRASMISSIONE DELLA FEDE NELLA FAMIGLIA"

Storia della Citta'

Valenzia è stata fondata nell'anno 138 Avanti Cristo, dal console romano Decimo Giugno Bruto, per installare i soldati autorizzati, ai quali distribuì e terre vicino alla nuova città. Valenzia prosperò rapidamente ed in breve tempo cominciò a coniare la moneta per possedere una valuta.

La città fu distrutta durante l'anno 75 prima di Cristo, nel corso della guerra fra Pompeo e Sertorio. Da metà del I secolo, Valenzia aveva recuperato il ritmo che aveva perso, iniziando una fase di lungo sviluppo, caratterizzata dallo sviluppo urbano, dell'affluenza di nuovi coloni e dall'ingrandimento della città per mezzo della costruzione di grandi edifici pubblici e dalla creazione di importanti opere infrastrutturali, come il porto fluviale insieme all'attuale torre Serrans o le portate d'acqua, un'apparecchiatura che i Valenziani non torneranno più per godere fino a metà del secolo XIX.

La vera crescita della città cominciò dopo la caduta del califfato di Cordoba, nel 1010, che ha dato inizio alla nascita di una serie intera di regni o di province indipendenti, uno di loro quella di Valenzia. La città si è sviluppata e nei giorni del Re Al-Aziz Abd con la costrizione di una nuova muraglia, di cui ancora si conservano i resti nel quartiere del Carmen.

Con la conquista di Valenzia, da parte di Jaime I nel 1238, si mise fine a cinque secoli di cultura mussulmana, ponendo una base solida nella città e nel territorio di Valenzia. Dopo la vittoria cristiana, la popolazione musulmana fu espulsa ed il Re Jaime I fece una nuova distribuzione delle terre fra coloro i quali avevano partecipato alla conquista. Da qui cominciò una nuova fase, con l'aiuto di una nuova società, che aveva situato le fondamenta della città di Valenzia così come la conosciamo oggi. Valenzia, durante il secolo XV, ha vissuto una fase di grande sviluppo economico e di splendore culturale ed artistico. Questa crescita economica tiene riflesso nell'aerea artistica e culturale. E' il momento in cui s'innalzano alcune delle costruzioni più rappresentative della città, come la torre Serrans, il Mercato, il Micalet o la Cappella dei Re del convento di San Domenico. Nella pittura e nella scultura, lasciano il tratto le tendenze flamenche ed italiane d'artisti come Luís Dalmau, Gonçal Peris o Damian Forment. In letteratura, fiorisce la produzione scritta, sotto la protezione di Alfonso il Magnanimo, con le opere degli autori come Ausias Marzo, di Roiç di Corella o di Suor Isabella di Villena. Intorno il 1460 Joanot Martorell scrive il Tirant lo Blanch, una novella innovatrice di cavalleria che influenza un gran numero di autori posteriori, da Servantes a Shakespeare.

L'entrata di Valenzia nell'era moderna è stata contrassegnata da un fatto traumatico: la sommossa delle Germanie, una vera guerra civile contro la società Valenziana: da una parte gli artigiani ed i coltivatori ed alcuni membri della piccola borghesia e dall'altra la nobiltà,i vassalli ed la borghesia.

Il Secolo XVII ed in particolare durante il regno di Filippo IV, è stata caratterizzato dal rinforzo delle tendenze assolutiste della monarchia, che si rifletteva a Valenzia nel controllo progressivo delle posizioni comunali da parte del Re e della sua inerenza per mezzo del Virrey, nei concorsi che furono attribuiti alla città. Tutto ciò produsse tensioni continue e la spedizione delle ambasciate di protesta alla Corte. A questa congiuntura avversa si aggiunsero le epidemie successive della peste ed uno straripamento disastroso del Turia nel 1651, che ridusse la popolazione ad un terzo. L'economia rimase in sospeso quasi tutto il secolo e mostrò i sintomi del recupero soltanto nelle decadi finali.

Alla morte, senza discendenti, di Carlo II, si succedette un conflitto dinastico, concluso con la guerra della successione. Dopo la coronazione, a Madrid, di Filippo V il Borbone nel 1701, il nuovo monarca rimase leale a Valenzia. Nell'area economica, durante XVIII secolo, Valenzia ha vissuto una fase di recupero, sostenuto dalla fabbricazione industriale di seta, dalla tessitura ed altre attività, come il tiling (lavorazione della tela).

Il XVIII secolo fu il secolo delle idee, il secolo delle luci. Il pensiero sopportato in Francia trovò a Valenzia un eco fervente e contò su nomi di riconosciuto prestigio europeo, come Gregorio Mayans o il Perez Bayer, che ha effettuato la corrispondenza con i più eccezionali Pensatori del momento, tedeschi e francesi. Nel campo della produzione musicale, tra i più eccelsi compositori ricordiamo Cabanilles e Martí. In quest'atmosfera d'esaltazione delle idee, la società economica prende il corpo in 1776 dagli amici del paese, introducendo numerosi miglioramenti nella produzione agricola ed industriale e promozionale delle istituzioni economiche, civiche e culturali varie.

La storia di Valenzia, come in gran parte quella del resto d'Europa, alla fine del XVIII secolo ed all'inizio del XIX, è stata contrassegnata dalle ripercussioni della rivoluzione francese. Durante questo periodo sono accaduti importanti avvenimenti. Nel 1833 nacquero le province. Nello stesso anno fu ricostituito il Consiglio della Città (il Municipio), sparirono gli incarichi vitalizi concessi alla borghesia locale, per mezzo del suffragio. Nelle due ultime decadi, Valenzia ha avvertito una trasformazione brillante. Significativi sono i progetti come il giardino del Turia, l'IVAM, il Palazzo della Musica o quello dei Congressi, la Metro, a Città delle Arti e le Scienze e del Parco della Cabecera ha identificato ai Valenziani con la loro città e sta attraendo ogni giorno sempre più turismo. Però con quelle, ci sono le infrastrutture ed i servizi - la Fiera di Valenzia, il Porto e l'aeroporto - e l'apparecchiature pubbliche di qualità che rendono Valenzia una grande città moderna, una città che si confronta con ottimismo al futuro e si situa saldamente in una posizione eccezionale in Spagna e in Europa.
















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